Nel caso di violazione del principio di rotazione, in particolare susseguirsi di affidamenti diretti allo stesso operatore in assenza di quella forte motivazione tale da giustificarne la deroga, quali possono essere le conseguenze sia in termini di ricorsi (chi può presentare ricorso, entro quali termini) che di responsabilità del funzionario?
Il quesito pone la questione del rispetto del principio di rotazione nell’ambito degli affidamenti diretti. E’ bene annotare che il criterio di rotazione costituisce una sorta di criterio guida – di necessaria applicazione salvo adeguata e rigorosissima motivazione – nell’ambito degli appalti del sottosoglia.
L’obbligo dell’alternanza . . .
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