L’esposizione sommaria e l’uso dei segni grafici nella prova di concorso non violano il principio dell’anonimato

La modalità espositiva utilizzata dal candidato nella prova scritta non è censurabile; quindi, non presenta caratteri illegittimi o di violazione del principio dell’anonimato – in particolar modo in una prova a contenuto teorico pratico, a risposte aperte e sintetiche e pure con consegna di un numero limitato di fogli, non integrabile – l’esposizione sommaria degli argomenti, con frasi brevi e l’utilizzo di elenchi puntati.

Neppure la presenza di diversi segni grafici quali parole sottolineate, parole inserite in riquadri; frecce, parentesi graffe, linee tratteggiate, “nota bene” cerchiati, può essere considerata presenza di segni di riconoscimento, in violazione del suddetto principio.

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