La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza 8 maggio 2025, n. 12139, ha respinto il ricorso di un datore di lavoro pubblico avverso la pronuncia del Giudice d’Appello che aveva riconosciuto l’illegittimità dell’adibizione ordinaria e prolungata (quindi, non in via marginale, accessoria e complementare) di una dipendente a mansioni tipiche della categoria inferiore, liquidando in suo favore un risarcimento per danno alla dignità professionale ed all’immagine lavorativa, determinato in via equitativa in una percentuale della retribuzione del periodo di riferimento.
La Suprema Corte ha evidenziato che l’attribuzione di mansioni inferiori non è, a priori . . .
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