La Corte di Cassazione, sezione lavoro, nell’ordinanza 20 maggio 2024, n. 14006, ha ribadito che la fruizione delle ferie, a prescindere dalla loro maturazione, è subordinata all’autorizzazione del datore, nella prospettiva del contemperamento con le esigenze di servizio.
Non può essere addebitata al datore di lavoro la violazione degli obblighi di correttezza e buona fede, per aver questo, a fronte del completamento del periodo di maturazione delle ferie e così dell’esigenza del lavoratore di avvalersi della possibilità di reintegro delle energie psicofisiche, non dato tempestivo riscontro alla richiesta.
Ne consegue che, l’assenza del dipendente, in assenza dell . . .
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