Con ulteriori due pronunce (ordinanze della sezione lavoro 23 febbraio 2024, n. 4960 e 27 febbraio 2024, n. 5191) la Corte di Cassazione torna ad evidenziare che il beneficio della progressione economica non può essere subordinato alla permanenza in servizio del dipendente al momento dell’approvazione della graduatoria.
La progressione, quindi, deve essere riconosciuta anche al personale medio tempore cessato dal servizio.
Infatti, alla stregua dell’orientamento della stessa Suprema Corte, secondo cui, sulla base della disciplina collettiva, i passaggi economici all’interno di ciascuna area professionale assolvono a plurime funzioni concorrenti ovvero compensare la flessibilità (funzione corrispettiva . . .
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