Garante della privacy: il numero di matricola non è garanzia di pseudonimizzazione

Il Garante della privacy ha comminato una sanzione di 3.000,00 euro ad un comune per aver pubblicato all’Albo Pretorio online una determinazione dirigenziale relativa al licenziamento di un dipendente, a seguito di un procedimento disciplinare, identificando lo stesso con il proprio numero di matricola.

Nelle proprie memorie difensive il comune si è giustificato, da un lato richiamando l’obbligo fissato dalla legge n. 241/1990, in base al quale, la pubblica amministrazione deve concludere il procedimento, avviato d'ufficio o su istanza di parte, con provvedimento espresso e, dall’altro, precisando che l’ente . . .

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