La sentenza del Tar Marche, n. 467/2022 si sofferma sul modus operandi della commissione di gara per effetto di una censura non frequente.
Secondo il ricorrente i commissari, anche per disposizione della legge di gara, avrebbero dovuto valutare l’offerta in modo autonomo per poi agire collegialmente per la somma aritmetica dei punteggi assegnati. Detta sottolineatura è la sostanza di una articolata censura che ha cercato di far ritenere illegittima la valutazione identica espressa dai commissari. Tale identità sarebbe stata determinata dall’aver “concordato i punteggi da assegnare ad ogni concorrente in relazione a ciascun singolo criterio (essendo . . .
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