Il Consiglio di Stato, sez. V, con la recente sentenza n. 7141/2022 ritorna sulla questione dell’errata indicazione dei costi della manodopera e sulla possibilità, in fase di verifica della potenziale anomalia, dell’appaltatore di fornire i chiarimenti per dimostrarne la congruità.
La vicenda
Anche in appello, dopo aver ricevuto un riscontro negativo in primo grado (Tar Puglia, sez. I, sentenza n. 173/2021), il ricorrente si lamenta dell’illegittima aggiudicazione per aver, la stazione appaltante, consentito all’aggiudicatario di modificare in sede di giustificazioni della potenziale anomalia dell’offerta, il costo della . . .
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