È sanzionabile diffondere nel sito web di una amministrazione comunale, dati e informazioni di una persona fisica (reclamante) eccedenti e non pertinenti, contenuti in un atto amministrativo - si ritiene fosse una determinazione dirigenziale - con il quale si affidava un incarico a un professionista.
I dati pubblicati incidentalmente erano relativi al nominativo e residenza del reclamante, oltreché altre informazioni inerenti alla presentazione di un ricorso contro il comune per l’annullamento di un ordinanza di inagibilità emessa dal sindaco.
In aggiunta, il Garante privacy – durante la propria istruttoria - ha accertato che sempre nel sito . . .
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