La Corte dei conti bacchetta i comuni che ricorrono sistematicamente alle anticipazioni di cassa

Il ricorso all’anticipazione di cassa di cui all’art. 222 del Tuel dovrebbe rappresentare un’eccezione. Nell’intento del Legislatore essa è uno strumento volto a fronteggiare temporanee e transitorie situazioni di illiquidità, connesse per lo più al disallineamento temporale fra flussi di cassa in entrata ed in uscita. Notoriamente infatti le principali entrate comunali si concentrano in pochi e limitati periodi dell’anno (si pensi all’Imu, alla Tari e ai trasferimenti statali a titolo di Fondo di solidarietà comunale), mentre i pagamenti si caratterizzano per una maggiore regolarità e costanza. Ma si sa, la teoria spesso si scontra . . .

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