Il Garante della privacy ha ritenuto corretta la decisione di una Azienda sanitaria di negare l’accesso civico “generalizzato” ai dati relativi alla presenza sul luogo di lavoro di un dipendente. L’amministrazione ha giustificato il diniego con la finalità di protezione dei dati personali, in conformità con la disciplina legislativa fissata dall’art. 5-bis del decreto Legislativo n. 33/2013.
Il soggetto istante ha, quindi, chiesto il riesame del provvedimento di diniego, ritenendo l’atto non legittimo e insistendo nelle proprie richieste, richiamando a sostengo della propria istanza la sentenza del TAR Campania n . . .
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