E’ in vigore dallo scorso 6 novembre il decreto ministeriale n. 132 del 24/08/2020 che individua in maniera tassativa le cinque cause che consentono alle pubbliche amministrazioni di rifiutare le fatture elettroniche. Vediamole di seguito:
- fattura elettronica riferita ad una operazione che non è stata posta in essere in favore del soggetto destinatario della trasmissione;
- omessa od errata indicazione del codice CIG o del codice CUP da riportare in fattura ai sensi dell'articolo 25, comma 2, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, tranne i casi di esclusione previsti dalla lettera a) del . . .
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